30 MAGGIO 2016
Oggi pomeriggio ho avuto l'opportunità di realizzare per il Gazzettino un servizio davvero interessante sul commercio a Mestre.
Alessandra Barbiero, commerciante che ha la sua attività in via Carducci (zona di Mestre tristemente nota alla cronaca locale) ha deciso di valorizzare la propria vetrina e quella dei negozianti attigui con una serie di opere realizzate dal pittore Luciano Chinaglia.
Il risultato mi ha lasciato davvero a bocca aperta.
L'omogeneità stilistica e cromatica che si è venuta a creare lungo il portico mi ha dato l'impressione di trovarmi in una galleria d'arte. Il bello è che opere e merce in vendita coesistevano senza rubarsi la scena a vicenda. Ogni singolo quadro sembrava essere lì da sempre.
La cosa che però in generale ho più apprezzato è l'idea di fondo che, seppur possa sembrare davvero semplice, è nonostante tutto molto efficace.
Usare la cultura per combattere il degrado e nel contempo rendere l'arte accessibile a tutti.
Dicono che un euro investito in cultura è un euro in meno da investire in sicurezza.
In questo caso dei comuni cittadini che vivono le problematiche della propria città hanno deciso di impegnare solo il proprio tempo e la propria arte.
La fotografia qui sotto secondo me racchiude proprio il significato di questa iniziativa: nella frenesia dei nostri giorni rallentare, trovare un momento per godere del bello, vivere.
E vivere la città.
Alessandra Barbiero, commerciante che ha la sua attività in via Carducci (zona di Mestre tristemente nota alla cronaca locale) ha deciso di valorizzare la propria vetrina e quella dei negozianti attigui con una serie di opere realizzate dal pittore Luciano Chinaglia.
Il risultato mi ha lasciato davvero a bocca aperta.
L'omogeneità stilistica e cromatica che si è venuta a creare lungo il portico mi ha dato l'impressione di trovarmi in una galleria d'arte. Il bello è che opere e merce in vendita coesistevano senza rubarsi la scena a vicenda. Ogni singolo quadro sembrava essere lì da sempre.
La cosa che però in generale ho più apprezzato è l'idea di fondo che, seppur possa sembrare davvero semplice, è nonostante tutto molto efficace.
Usare la cultura per combattere il degrado e nel contempo rendere l'arte accessibile a tutti.
Dicono che un euro investito in cultura è un euro in meno da investire in sicurezza.
In questo caso dei comuni cittadini che vivono le problematiche della propria città hanno deciso di impegnare solo il proprio tempo e la propria arte.
La fotografia qui sotto secondo me racchiude proprio il significato di questa iniziativa: nella frenesia dei nostri giorni rallentare, trovare un momento per godere del bello, vivere.
E vivere la città.

Opere d'arte esposte nei negozi lungo via Carducci a Mestre
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